Il Padiglione

Il Padiglione nazionale della Namibia dal titolo A Bridge to the Desert debutta alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

Punto di partenza del Padiglione sarà una Mostra Fotografica documentaristica, allestita presso l’antico Casello delle Polveri dell’isola La Certosa, che presenta al pubblico una selezione di fotografie raffiguranti le sculture protagoniste del progetto The Lone Stone Men of the Desert.

La mostra ospita anche alcune Sculture  Astratte, create da RENN con materiale di recupero raccolto sull’isola, tra cui The Circles of Life e Metamorphosis. L’esposizione si sviluppa poi attraverso un percorso di installazioni distribuite negli ambiti più suggestivi del parco, invitando i visitatori a una “caccia all’opera” sull’isola, in modo analogo a come avviene nel deserto.

La serie di Binocoli Cercare per Credere, disposti tra l’ingresso dell’Isola e il bosco, vi indicherà il percorso da seguire per raggiungere l’area denominata Habitat Sculture, un bosco cintato da mura nell’area Est dell’isola, dove alcuni “Lone Stone Men” hanno percorso 11.440 km dalla Namibia per arrivare fino a La Biennale di Venezia. 

 

La messa in opera del Padiglione è stata possibile grazie alla collaborazione artistica tra RENN e il duo creativo AMEBE, il cui progetto rispetta e si pone di valorizzare gli elementi fondamentali dell’opera originale.

Installazioni e opere

Mostra fotografica

Le sculture di fattezze umane soprannominate The Lone Stone Men of the Desert, soggetto della mostra fotografica, sono la prima opera ad attirare l’attenzione internazionale.
La prima esperienza è dunque la mostra fotografica, di stampo documentaristico, attraverso la quale si introducono i visitatori all’opera e al suo contesto.
23 fotografie originali di RENN forniscono il primo contatto all’interno dell’edificio storico del Casello delle Polveri sull’isola La Certosa.

Sculture astratte

Alcune nuove opere astratte sono state create in loco appositamente per il Padiglione con materiali di recupero raccolti su La Certosa.

Le opere astratte invitano ad approfondire il corpus ancora da scoprire della produzione artistica di RENN e assieme alla serie The Lone Stone Men testimoniano la capacità di manipolare la materia a tutti i livelli: dal paesaggio alla natura, dal materiale di recupero al rapporto con i fruitori e il loro immaginario.

Seek to Believe

La serie di Binocoli Cercare per Credere, disposti tra l’ingresso dell’isola e il bosco, vi indicherà il percorso da seguire per raggiungere l’area denominata Habitat Sculture, dove inizia la caccia all’opera.

L’intervento dei binocoli è un tributo del duo creativo Amebe realizzato in collaborazione con RENN, concepito durante la realizzazione della mostra, in un momento in cui non era ancora sicuro se RENN e le sue Opere potessero fisicamente giungere a Venezia, nel mezzo della pandemia e dei conseguenti ostacoli.

 

I binocoli, tutti puntati a Sud, in direzione Namibia, precisamente a Lat. 24.2889°S e Long. 15.2605°E, vogliono essere un caleidoscopio emozionale che giochi coi ricordi, le aspettative e l’ancòra ignoto, per attuare quel “ponte per il deserto che il Padiglione invoca.

 È un invito a “cercare per credere” o “cercare di credere”, perché senza la ricerca non può esserci la scoperta di un “credo” e viceversa. Le lenti sono manufatti che distorcono la visione per avvicinare l’immagine e l’immaginazione può essere una lente dell’anima che avvicina concetti e forse culture.

Habitat Sculture

Nel bosco cintato da mura nell’area Est de La Certosa, alcuni “Lone Stone Men”, creati in Namibia con elementi originari del deserto, hanno percorso 11.440 km dalla Namibia per arrivare fino a qui.

Da qui potete scoprire le sculture della serie The Lone Stone Men realizzate da RENN in dialogo con il contesto naturale del bosco di pioppi bianchi e neri e di frassini, con la sorpresa di imbattersi nelle loro figure in modo inaspettato.

L’elemento di scoperta viene ricreato con questo percorso attraverso le zone aperte dell’isola dove verranno posizionate alcune sculture in dialogo con il contesto naturale circostante. 

Buona caccia all’opera!

  • Camminamento per Casello delle Polveri
  • Direzione per l'Area installazioni
  • Cercare per Credere
  • Area privata
  • Sentieri isola
  • Habitat Sculture
La Certosa Photo ExhibitMostra fotografica Certosa landingApprodo Certosa Info TotemInformazioni Food&Beverage Alajmo Hostaria in Certosa Installations AreaArea installazioni
Dove

Isola La Certosa, Venezia

L’Isola La Certosa garantisce accessibilità e continuità con le aree fulcro dei Giardini e dell’Arsenale offrendo al contempo un contesto naturale privo di contaminazione urbana.

 

Per sua stessa natura, storia e posizione, La Certosa si sposa con la conformazione dell’esposizione, in continuità con la natura Site-Specific delle opere oggetto del padiglione.

La sede del Padiglione

La Certosa

Il padiglione trova ospitalità presso La Certosa, un’isola della laguna di Venezia affacciata al Giardino delle Vergini dell’Arsenale, una delle due sedi principali della Biennale Arte 2022. La sede è stata selezionata in quanto rispondeva all’esigenza di individuare un luogo che richiamasse le caratteristiche di parco naturale e incontaminatezza del deserto. Le installazioni immersive infatti, distribuite negli ambiti più suggestivi del parco, invitano i visitatori a una vera e propria caccia all’opera, permettendo di sperimentare un’esperienza analoga a quella che si vive attraversando il deserto del Kunene. Sostanziale è stata la collaborazione con Vento di Venezia, la società che gestisce il programma di rigenerazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Progetto che prevede la realizzazione di un grande parco di pregio ambientale e storico-archeologico aperto al pubblico, il quale ospita eventi culturali, esposizioni e installazioni. L’isola, che si estende su 24 ettari di boschi e giardini, offre un notevole patrimonio ambientale caratterizzato dalla presenza di boschetti di pioppi bianchi, neri e frassini, alternati a specie arboree e arbustive non originarie.